Elemento Aggiunto

Dai piani Lombardi, un pio pellegrin
muovea di Loreto al colle divin.

Ave, Ave, Ave Maria!

Oh, l'umil casetta del grande mister!
dell'Angelo l'Ave ristorna al pensier.

D'un albero all'ombra soave gli appar
effige di Madre che invita a pregar.

Accende il suo cero il pio pellegrin
e prega con l'Ave del Nunzio divin.

Con nuovo portento al servo fedel
risponde la Madre parole di Ciel.

Devota si prostri a Lei la città:
potente Regina, pia Madre l'avrà.

Un mazzo di rose fiorite nel ciel
l'annunzio avvalora del messo fedel.

E passano gli anni non passa e non muor,
l'amor della Madre, dei figli l'amor.

O Madre, o Regina di eccelsa bontà
accogli l'omaggio di questa città.

Parole di vita ripetici Tu,
le sante parole del Figlio Gesù.

Deh, spargi le rose sul nostro cammin,
le rose che offristi al pio pellegrin.

Conforta chi soffre, sorridi a chi muor,
i morti ricopri con manto d'amor.